Terminale Cinema - Casa del Cinema di Prato

DA UNA STORIA VERA: IL CINEMA DI ROMAN POLANSKI

Da giovedì 8 marzo a giovedì 5 aprile, il Mabuse Cineclub propone cinque appuntamenti con il cinema di Roman Polanski: "Repulsion" (8 marzo), "Cul de sac" (15 marzo), "Rosemary's Baby - Nastro Rosso a New York" (22 marzo), "Il pianista" (29 marzo), "L'inquilino del terzo piano" ( 5 aprile). In lingua originale con sottotitoli in italiano. DA UNA STORIA VERA: IL CINEMA DI ROMAN POLANSKI Se esiste un regista le cui vicende personali siano così contraddittorie, profonde e sconvolgenti da renderle indistricabili rispetto alla sua arte, quell'autore non può che essere Roman Polanski. Ebreo di nascita, riesce miracolosamente a sfuggire alla persecuzione nazista nella Polonia a cavallo degli anni Trenta e Quaranta. È solo dopo la fine della Guerra che inizia ad interessarsi di cinema e recitazione, realizzando i suoi primi cortometraggi nella celebre Accademia di Lòdz. Già il suo primo film lungo, Il coltello nell'acqua, viene candidato all'Oscar: un successo che lo porterà ad emigrare dalla Polonia e a iniziare un errabondo viaggio tra Europa Occidentale e Stati Uniti alla ricerca di stimoli e soldi per girare le sue pellicole successive. Amante del successo e delle belle donne, Polanski, sposerà nel 1968 a Londra l'attrice Sharon Tate, ma dopo appena due anni di matrimonio, e incinta all'ottavo mese, questa troverà la morte per mano della setta di invasati guidata da Charles Manson, durante un party nella propria villa californiana. Ci vorrà del tempo per riprendersi dallo shock, ma neppure 10 anni più tardi un nuovo infortunio colpirà la vita del regista: l'accusa di violenza sessuale mossa contro di lui da parte di una modella quattordicenne. Dopo 42 giorni di prigione (e dopo aver pagato il suo debito con la giustizia) Polanski fuggirà dagli USA, dove non metterà più piede, nonostante la giustizia americana continui a braccarlo ancora a quaranta anni di distanza. Questa continua minaccia, ingiustificata e impalpabile, che ha scandito la sua vita si riflette in pieno nel suo cinema, fatto di ambienti e persone che spesso emanano angosce invisibili e macabro terrore. È il caso del castello di Cul de Sac, degli appartamenti di Repulsion, Rosemary's Baby, e L'inquilino del terzo piano (una trilogia sul tema), ma anche del campo di concentramento de Il pianista. Sfruttando l'uscita di Quello che non so di lei, suo ultimo film, abbiamo deciso di riunire qui questi capolavori, seguendo il nastro rosso che lo ha accompagnato in oltre 50 anni di pluripremiata carriera. (FB)
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