Dal 26 Ott 2021 al 07 Dic 2021
Riprende la stagione del Mabuse Cineclub al Cinema Terminale con una rassegna dedicata alla Nouvelle Vague francese. Dal 26 ottobre per 7 martedì sarà presentato un film per ciascuno dei principali autori che hanno caratterizzato la prima ondata della stagione di rinnovamento cinematografico inaugurata in Francia sul finire degli anni '50. Tutti i film saranno proiettati in versione originale sottotitolata in italiano
Programma:
26 ottobre - FINO ALL'ULTIMO RESPIRO (FRA/1960) di Jean-Luc Godard
2 novembre - JULES E JIM (FRA/1961) di François Truffaut
9 novembre - LE BEAU SERGE (FRA/1958) di Claude Chabrol
16 novembre - HIROSHIMA MON AMOUR (FRA/1959) di Alain Resnais
23 novembre - CLEO DALLE 5 ALLE 7 (FRA/1962) di Agnès Varda
30 novembre - IL SEGNO DEL LEONE (FRA/1959) di Éric Rohmer
7 dicembre- PARIGI CI APPARTIENE (FRA/1959) di Jacques Rivette
La Nouvelle Vague, ovvero la nuova ondata di giovani registi francesi che conquistò letteralmente il cinema d’Oltralpe tra la fine degli anni '50 e gli inizi degli anni '60 del secolo scorso, potrebbe benissimo essere definita come “l’avvento del Nuovo Cinema”. Finalmente il Cinema riuscì ad andare oltre il concetto di qualità con il quale le produzioni cinematografiche realizzavano la maggior parte dei film fin dai tempi del Muto. Quella dei nuovi registi francesi fu una rivoluzione poetica, estetica e produttiva, come ce ne sono state pochissime dai tempi dei fratelli Lumière ad oggi. Le storie tratte da letteratura e teatro e gli script dei grandi sceneggiatori furono sostituiti da soggetti minimali, tratti dal vissuto dei registi stessi, pieni di accenni autobiografici, personali, intimi. I punti di riferimento non erano più il grande romanzo ottocentesco o le grandi opere drammaturgiche, bensì la maniera della poesia o il racconto diaristico e questo perché il regista doveva raccontare quello che conosceva meglio, la proria vita, aspirando al massimo di autenticità possibile. Il regista diventava l’autore assoluto del film, controllando ogni fase creativa dell'opera e utilizzando la macchina da presa, come diceva Alexander Astruc, nello stesso modo in cui lo scrittore usa la penna stilografica ("camera-stylo"). Quindi con la Nouvelle Vague nasce il cinema d'autore come lo conosciamo oggi, ma nasce anche la figura del regista-cinefilo, che prima di essere un cineasta è un appassionato di Cinema - talvolta anche critico cinematografico come lo furono Godard, Truffaut, Rohmer, Rivette e Chabrol. Per fare Cinema è importante prima di tutto, prima ancora di conoscere la tecnica, conoscere il Cinema come è stato e com'è, vivere di Cinema, amarlo in maniera viscerale in modo da crearsi un'idea estetica, forte, personale, militante. La Nouvelle Vague nasceva proprio per contrapporsi al professionismo della vecchia generazione di registi e per affermare così un Cinema fatto di libertà, di verità e soprattutto di nuovi giovani, che non erano mai stati raccontati con fedeltà fino ad allora sul grande schermo. Tutta questa voglia di libertà e di nuovo si ripercosse anche a livello estetico e linguistico, nella realizzazione dei film, tanto che queste opere sono diventate dei veri e propri manifesti di Cinema moderno, delle icone di un cinema immortale, giovane, libero e rivederli nella sala cinematografica è sempre un'emozione enorme. Buona visione.
BIGLIETTI:
interi 6€ - ridotti (soci Casa del Cinema, abbonati Metastasio e Monash University) 5€
INGRESSO RISERVATO AI POSSESSORI DI TESSERA ASSOCIATIVA 2021 (1€)
Film legati a questa rassegna
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