LE STRADE DI DAVID LYNCH

Dal 28 novembre al 19 dicembre, la seconda rassegna di questo autunno/inverno curata dal Mabuse Cineclub propone quattro appuntamenti con il Cinema di David Lynch. Tutti i film sono in versione originale sottotitalata in italiano. Il programma...

Un viaggio con David Lynch porta sempre con sé degli esiti del tutto imprevedibili. Lo sa bene il folto e appassionato pubblico che segue ormai da decenni ciascuna nuova produzione del regista di Missoula (Montana), poco importa il mezzo e il canale scelto per la sua diffusione. Basti pensare all'attesa (ampiamente ripagata) per la terza stagione di Twin Peaks, venticinque anni dopo l'ultimo episodio che sembrava concludere la leggendaria serie TV. Oppure all'inimmaginabile successo dei bizzarri bollettini meteo che Lynch cominciò a registrare nel maggio del 2020, in pieno lockdown globale. O ancora alle uscite discografiche che lo hanno tenuto impegnato dopo quello che finora è il suo ultimo lavoro specificamente pensato per il cinema, INLAND EMPIRE, del 2006. Ciascuno di questi episodi della sua carriera recente è stato sempre accompagnato da un misto di adorante incredulità e di piena soddisfazione, almeno da parte dei suoi affezionati seguaci.

Anche noi del Mabuse siamo dei lynchiani incalliti e spesso abbiamo approfittato in passato di anniversari e ricorrenze per omaggiare quello che riteniamo essere il più visionario fra i registi viventi. Stavolta l'occasione ci è stata offerta dai preziosi restauri che la Cineteca di Bologna ha dedicato ai film di David Lynch, in versione 4K e con la supervisione dei professionisti che hanno lavorato a ciascuno di essi.
La proposta di queste quattro serate servirà a ripercorrere le tematiche care al regista, spesso legate alla contorsione dello spazio e del tempo, al difforme e all'eccentrico, tanto nel sogno che nella quotidianità più ordinaria. Perdute, tortuose, stranianti: poco importa come di volta in volta saranno le strade che verranno imboccate, ciò che vi garantiamo con questa (ri)scoperta è un'esperienza nella sala cinematografica paragonabile a poche altre. Cominceremo con quello che è in apparenza considerato il film più lineare di Lynch, The Straight Story – Una storia vera, un on the road atipico (come poteva essere altrimenti?) se consideriamo il suo protagonista, l'ottuagenario Alvin Straight, oltre al suo mezzo di locomozione, un vecchio tosaerba. Secondo appuntamento con Mulholland Drive, premiato per la regia a Cannes nel 2001, e probabilmente il film che meglio tiene in equilibrio narrazione e sperimentazione nell'intera filmografia del regista statunitense. Proseguiremo ancora su questo nastro di Moebius con il successivo Strade Perdute del 1997, per poi chiudere con la pellicola che rese celebre Lynch al grande pubblico, The Elephant Man, la vera storia di John Merrick, prodotta da Mel Brooks e fotografata dallo splendido bianco e nero di Freddie Francis. La rassegna sarà infine anche la giusta opportunità per rendere omaggio a uno dei collaboratori più stretti di Lynch, Angelo Badalamenti, che ha curato le colonne sonore dei primi tre film in programma (rendendoli unici), scomparso lo scorso mese di dicembre.

28 NOVEMBRE – UNA STORIA VERA
5 DICEMBRE – MULHOLLAND DRIVE
12 DICEMBRE – STRADE PERDUTE
19 DICEMBRE – THE ELEPHANT MAN

Tutti i film sono proiettati in versione originale sottotitolata in italiano

SPETTACOLO UNICO IL MARTEDÌ ALLE ORE 21.15 AL TERMINALE CINEMA
(VIA CARBONAIA, 31 – PRATO)

BIGLIETTI: INTERI 6€ | RIDOTTI 5€ 

INGRESSO RISERVATO AI POSSESSORI DI TESSERA ASSOCIATIVA 2023 (1€)